夢 (Yume): sognare come forma di resistenza

Il kanji 夢 (Yume, sogno) nella cultura giapponese: un simbolo che parla di desiderio, memoria e libertà interiore.

Viviana Sanninno

5/8/20241 min read

A serene Japanese tea garden with delicate cherry blossoms in bloom.
A serene Japanese tea garden with delicate cherry blossoms in bloom.

In giapponese, la parola 夢 (Yume) significa “sogno”.
Un ideogramma che unisce due tratti fondamentali della vita giapponese: la forza del desiderio e la dolcezza della speranza.

Nel Giappone antico, sognare era un atto sacro: gli atsume-yume, i sogni raccolti all’alba, venivano annotati per cercarne i messaggi. Ma nel Giappone contemporaneo, Yume è diventato qualcosa di più: un gesto di resistenza silenziosa.

In una società che chiede costanza e disciplina, il sogno è la libertà di non smettere di immaginare.

Quando leggo romanzi come La bottega dei sogni o Tokyo Express, ritrovo sempre quel filo invisibile che unisce realtà e visione: il Giappone non smette mai di sognare, anche quando sembra sveglio.

Yume ci insegna che anche chi vive nella concretezza quotidiana ha diritto a un piccolo spazio di infinito.

“Sognare, in fondo, è ricordarsi di ciò che si è stati prima di diventare adulti.”